Oggi testiamo 3 set diversi di corde Rotosound, munitevi di buone cuffie per cogliere a pieno le differenze tra una muta e l’altra.
Rotosound ha una notevole storia alle spalle: nate in Inghilterra più di 50 anni fa, sono passate per le mani, nel vero senso del termine, da miti della musica quali Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, The Who, Pink FLoyd, fino a oggi con artisti di punta come il funambolico Guthrie Govan e molti altri.
Oggi abbiamo il piacere di ascoltare a confronto 3 set diversi, prima di tutto dal punto di vista delle leghe metalliche utilizzate.
Lo facciamo grazie a un video con protagonista il nostro amico Giacomo Pasquali, con settaggi di gain crescenti dal pulito all’high gain.
Come suddetto sarà necessario munirvi di buone cuffie (o buoni diffusori) e relativo silenzio intorno a voi, per quanto ovviamente ci siano differenze apprezzabili solo al tatto che, se vorrete, scoprirete da soli provandole sulle vostre chitarre,
Vi lasciamo intanto al video, segue la descrizione dei set di corde utilizzati.
Eccoci quindi a parlare dei set di corde utilizzati per il video test, tutti in scalatura 010-046.
Prima di tutto abbiamo le corde R10 Roto Yellows, una scelta classica in casa Rotosound, quelle che potete ascoltare in tantissimi dischi, dagli Oasis ai Franz Ferdinand, al suddetto Govan.
Il materiale utilizzato unisce nickel e acciaio e la costruzione della corda è Tru-Drawn HEX-Core Roundwound.
Come da tradizione Rotosound, troverete nella muta un mi cantino supplementare, per sopperire a rotture accidentali dello stesso (in tal caso, se la rottura è sulla selletta, vi consigliamo di controllare che quest’ultima non abbia problemi di sorta).
Il secondo set di corde è quello delle PN10 Pure Nickels, con costruzione uguale alle Rotos già viste ma in questo caso, come è intuibile, il metallo utilizzato è solamente nickel.
Si tratta di un best-seller del brand inglese, dal volume generoso e in generale una certa “profondità” e calore sonoro proprio dato dal materiale utilizzato (non a caso scelte spesso dai bluesman e dai classic rockers).
Infine, abbiamo una delle ultime novità di casa Rotosound, le UM10 della serie Ultramag.
Queste corde sono state concepite per ottenere il massimo dal punto di vista della stabilità oltre che del suono, con una lega metalica che utilizza nickel al 52% e ferro al 48%.
La capacità magnetica delle corde è molto alta, come ribadito anche dai simboli sul packaging, il che dona grande volume e sustain. In più, il basso grado di frizione della corda assicura la stabilità d’intonazione.
Molto resistenti alla corrosione, sono le corde Rotosound “con gli steroidi”.
Per ogni ulteriore informazione vi invitiamo a consultare direttamente il distributore italiano, Backline Srl.
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