Dal look accattivante, questo mini-mini-ampli della Danelectro ci colpisce non poco per la sua “leggerezza”.
Uno dei problemi più sentiti dai chitarristi in generale è quello di mantenere un buon rapporto con il vicinato, a meno che non si abiti in una villa in mezzo al deserto o sul K2…
E’ sempre un piacere farsi “investire” dal boato generato da tante belle valvolone calde attraverso una cassa 4×12, ma non è detto che questa soddisfazione venga condivisa anche dalle persone che abitano il nostro palazzo o quartiere (soprattutto alle 2 di notte…).
E allora, che fare? O facciamo un mutuo e ci facciamo insonorizzare la cameretta, o optiamo per una soluzione molto più economica e pratica.
La Danelectro propone questo “amplificatore per cuffie” a chi ha esigenze di suonare ovunque e a qualsiasi ora senza disturbare chi ci circonda. Cos’è? L’eStudio è una “scatoletta” di plastica al look ed il colore piuttosto retrò che a prima vista potrebbe sembrare la radiolina preferita del nonno… E’ fornita di una robusta clip in metallo per la cintura, 3 pulsanti che controllano l’accensione dell’apparecchietto, l’inserimento della distorsione, e quello dell’eco. Due potenziometri regolano il livello del volume d’uscita e l’intensità della distorsione. Dispone di un’entrata per lo strumento, un’uscita per le cuffie e una di linea, una spia per l’accensione e un’entrata per l’alimentazione a 9 volts. Sul retro troviamo il vano per la batteria “vintage” (in dotazione). Nella scatola ci sono anche un paio di cuffie. Dove e quando… L’utilizzo prevalente dell’eStudio è ovviamente quello di un amplificatore tascabile per lo studio “casalingo” o per il warm-up nel back-stage. Le sue caratteristiche rispondono bene al compito richiesto: semplicità d’uso, peso e ingombro ridottissimo. Il funzionamento a batteria poi, è l’ideale per suonare con una certa “libertà” e discrezione in qualsiasi posto e condizione. Dal divano del nostro salotto alla sedia a sdraio in terrazza, qualunque occasione sarà l’ideale per farsi una suonata senza il pericolo di disturbare. Come suona? Di certo non si può pretendere più di tanto da un apparecchietto così economico, ma, dato l’uso al quale è preposto, si può chiudere un… orecchio al riguardo. Il suono pulito è abbastanza naturale e rispetta la timbrica originale dello strumento aggiungendo un po’ di calore enfatizzando le frequenze medio/basse. Attivando la distorsione, il suono satura praticamente subito dando origine a sonorità tipiche dei fuzz di hendrixiana memoria anche al minimo di gain. Alzando il livello di distorsione il suono s’incattivisce un po’ ma senza comunque eccedere. Collegato in diretta su un impianto di amplificazione, il suono migliora notevolmente soprattutto se ci mettiamo a lavorare sull’equalizzazione del mixer, regalandoci sonorità molto più vintage e convincenti.
Il tastino “ECHO” attiva un eco con delay e decay (non regolabili) molto ridotti, dando l’impressione di suonare in una piccola stanza dalle pareti molto riflettenti. Molto vintage… Attivando l’effettino sul pulito, sembra quasi una specie di chorus. Conclusioni Se volete andare in vacanza e mantenervi in allenamento senza portarvi dietro anche il vostro JCM900, allora l’eStudio potrebbe fare per voi. Inutile dire che il prodotto mira alla più assoluta praticità e “tascabilità”. La Danelectro stessa suggerisce di pensare al suo eStudio come ad un “creative launching pad”… Sì, insomma, qualcosa che serva per cogliere l’ispirazione al volo quando non si ha tempo e voglia di far scaldare le valvole, accendere 10 unità multieffetto e rendere nervosi gli inquilini del nostro condominio.
E vi sembra poco?
Il prezzo poi, di assoluto riguardo, rende ancora più interessante questo strumento… assolutamente da comprare. Per ascoltare i suoni del Danelectro…
Danelectro “eStudio”
Dal look accattivante, questo mini-mini-ampli della Danelectro ci colpisce non poco per la sua "leggerezza". Uno dei problemi più sentiti dai chitarristi in generale è quello di mantenere un buon rapporto con il vicinato, a meno che non si abiti in una villa in mezzo al deserto o sul K2... E' sempre un piacere farsi
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