La definizione che la casa madre EarthQuaker Devices fa di questo effetto riverbero a pedale è quantomeno singolare, parla del segnale del nostro strumento letteralmente polverizzato e “sparato in un buco nero per poi essere riaccolto in una nube di polvere cosmica“… cioè?
Cercheremo di tornare (letteralmente) con i piedi per terra, affidando al buon Francesco Savarese il compito di farci ascoltare una panoramica di suoni del pedale in questo video test.
Il Transmisser è l’esatto estremo opposto, nella concezione sonora di partenza, del riverbero che abbiamo visto nell’ultimo test pubblicato.
In questo caso, non si cerca di riportare in vita nulla di classico. Non ci sono settaggi per ottenere i famosi suoni riverberati delle varie decadi di storia della musica. Inutile cercare di familiarizzare con concetti di “spring”, “hall” e quant’altro.
L’obiettivo del pedale è, invece, creare dei panorami sonori decisamente complessi, dotati di profondità, modulazioni, piccole e grandi follie sonore in background che gli valgono la definizione di “sounds form the outer space“.
I controlli sono 6, che si dividono tra controlli classici come la lunghezza della coda o il tone del segnale effettato e regolazioni più particolari come Freq e Warp, che sono il volante per guidare le nostre invenzioni sonore più originali e più o meno estreme.
Il pedale può essere controllato (Freq) da un pedale di espressione, il che ne amplifica le possibilità creative anche in tempo reale mentre suoniamo (tra parentesi: sul sito ufficiale si consigliano gli expression pedal costruiti da Moog “because they know what’s up“).
Per ogni informazione consultate il sito ufficiale.
I pedali EarthQuaker Devices sono distribuiti da Audio Distribution Group.
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