FGN è un marchio che arriva dal Sol Levante e porta con sé un catalogo di chitarre e bassi elettrici che da un lato recupera alcune forme classiche, dall’altro punta decisamente verso soluzioni innovative, sia per quanto riguarda la liuteria che per l’elettronica montata sugli strumenti.
Oggi parliamo di una chitarra la cui sigla specifica non è forse facilissima da ricordare, cioé JIL2ASHDE664G/OPW, ma possiamo semplificare il tutto citando il nome della serie, Iliad.
La proviamo come sempre grazie alle ottime mani di Giacomo Pasquali presso gli Hologram Studios.
Una liuteria molto particolare
La FGN ILIAD JIL2ASHDE664G recupera la forma tradizionale “tele” e la costruzione bolt-on, ma qui si ferma ogni collegamento col passato.
A iniziare dalla scala, vista la misura inusuale di 26.14″, con cui lo strumento ci mostra di voler andare oltre le tradizionali scelte di liuteria.
Questa scelta è motivata dal migliorare la stabilità anche nel caso si scelga di suonare con corde di scalatura più grossa e accordature basse, cosa piuttosto comune oramai in tanti generi musicali.
D’altronde non è un caso che questa Iliad esca di fabbrica già accordata in drop C (1D, 2A, 3F, 4C, 5G, 6C).*
Se il corpo è in frassino con venature a vista sotto la finitura open pore bianca (è disponibile anche nera) e il manico in acero dal profilo a “U”, la tastiera è di un’essenza che forse non avevamo mai visto prima su una chitarra, cioé il Granadillo, un legno di particolare durezza che a quanto pare ha una particolare capacità nella propagazione delle vibrazioni, oltre ad avere un colore bruno rossastro che lo avvicina ad altri che siamo più comunemente abituati ad avere sotto le dita (palissandro in primis).
Sulla tastiera troviamo ben 24 tasti Jumbo ed è proprio il sistema di fretting ad essere un’altra caratteristica particolare di questo strumento.
Tutte le chitarre e i bassi FGN, infatti, sono dotati del Circle Fretting System (C.F.S.). che è stato creato per offrire una migliore intonazione rispetto agli strumenti convenzionali. Tutti i tasti sono installati in forma leggermente curva, in modo che ogni corda attraversi tutti i tasti a 90 gradi, per garantire un contatto minimo della stessa sul tasto e rendere la lunghezza della scala di ogni corda uniforme (cosa che in realtà varia sul fretting convenzionale).
In aggiunta a questo utile sistema, troviamo anche il raggio di curvatura compound della tastiera, che va da 250mm a 350mm, anche in questo caso delle misure molto particolari scelte da FGN che si discostano da quelle normalmente utilizzate (espresso in pollici sarebbe un compound da 9,8″ a 13,7″ circa).
Questo permette di suonare molto più facilmente gli accordi ai tasti più bassi e di avere meno stress, specialmente nei bending, nei registri più alti.
Elettronica e hardware
Venendo quindi alla “voce” della chitarra, anche nella scelta dei pickup la scelta è decisamente fuori dagli standard, vista la presenza di due humbucker Fishman Fluence Modern che vengono comandati da un volume, un tono con push/pull per la scelta delle “voice” e un selettore a 3 vie.
Si tratta di pickup “multi-voice“, cioé hanno la possibilità di avere sia il classico suono molto definito e moderno dei pickup attivi, sia il suono caldo degli humbucker tradizionali.
Per quanto riguarda l’hardware, tutto in nero, abbiamo un ponte fisso a 6 sellette marchiato FGN (FB-S05), mentre le meccaniche sono delle Gotoh SG381-07 MG-T autobloccanti.
Gli strumenti FGN sono distribuiti in Italia da Mogar Music.
*Nel nostro video test Giacomo Pasquali usa la chitarra sia in accordatura standard (assolo) sia abbassata in un tono e anche drop C (ritmiche).
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