Ai primordi della chitarra elettrica, quando la musica iniziava la sua rivoluzione tramite il rock’n’roll, il blues, il surf ed altri generi popolari, negli Stati Uniti si impose un marchio, sia in campo di chitarre ma soprattutto in quello degli amplificatori: Fender.
Dagli anni ’50 in poi, l’azienda fondata dall’omonimo Leo avrebbe sfornato alcuni dei modelli più famosi e ambiti di tutta la storia della chitarra, tra cui proprio quelli denominati “Tweed” oppure la ben nota serie “Blackface“, così chiamata per il nero del suo pannello comandi.
Proprio in quest’ottica si è mossa Foxgear nella progettazione del pedale Tweed 55, un vero e proprio amp-in-a-box che ha come obiettivo il restituire quel suono specifico che è diventato nei decenni il “suono americano“.
Frutto della progettazione valvolare intorno a specifiche valvole – 6V6, 6L6 etc… – si tratta di un suono brillante, decisamente più scavato sulle medie rispetto all’altra metà del cielo chiamata “british sound“, con estremi più in evidenza e basse piuttosto poderose ma sempre molto nette.
E soprattutto, viste le esigenze dei chitarristi degli anni ’50, questi amplificatori nascevano con un’alta soglia di headroom, per offrire puliti cristallini anche a volumi importanti.
La risposta sonora cercata dal Foxgear Tweed 55 è esattamente la stessa, un attacco molto veloce e quella nitidezza sonora tipica dei vecchi amp prodotti da Fender.
Per fare questo è stato dotato di un preamplificatore FET in classe A multistadio e di una sezione di potenza in classe D progettata appositamente dalla casa madre, capace di erogare ben 55 Watt rms su 4 Ohm.
Non ci resta, quindi, che ascoltarlo nel video test del sempre ottimo Giacomo Pasquali e per tutte le info ulteriori potete collegarvi al sito ufficiale FoxGear.
I pedali FoxGear sono distribuiti in Italia da Mogar Music.
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