Il DL4 è stato uno dei pedali multi-delay più utilizzati e amati degli ultimi 20 anni. In tantissimi, amatori e professionisti, lo hanno utilizzato e lo utilizzano ancora, che si parli della vecchia versione a pedale o a rack.
La nuova versione MKII mantiene il suo riconoscibilissimo colore verde e porta con sé tutto ciò che c’era di buono precedentemente, chiaramente con un’ancor più evoluta qualità audio, ma soprattutto con tutte le potenzialità offerte dal nuovo panorama di suoni progettati per i device Helix.
Ecco quindi arrivare a dimostrare tutte le sue potenzialità il nostro video test guidato dal sempre ottimo Giacomo Pasquali, che in ben 16 minuti svelerà ogni aspetto di questo pezzo di storia che ritorna sugli scaffali dei negozi e nelle pedaliere dei chitarristi con diverse succose novità.
Non solamente un restyling
Partiamo innanzitutto dalla forma, sicuramente più snella e compatta della precedente, tutto ciò ovviamente grazie ai passi avanti fatti dal digitale e dalla miniaturizzazione dei componenti, oggi più piccoli e anche più performanti.
Nonostante questo, il nuovo DL4 include non solo tutti i suoni e le funzionalità dell’originale, ma introduce anche i nuovi algoritmi dalla famiglia di Helix, più un looper che offre fino a 240 secondi di registrazione (espandibile a diverse ore utilizzando una scheda microSD opzionale).
I delay si dividono tra quelli storici (legacy) e quelli nuovi, questi ultimi ben 15, arrivando così a un totale di 30 delay selezionabili con la generosa manopola e gestibili tramite i controlli di time/subdivision, repeats, tweak, tweez e mix, tutti ben illustrati nel video test.
Sul retro troviamo un ingresso microfonico XLR (con il suo livello), i connettori MIDI, quello per un pedale di espressione (FS 5/6) e ovviamente gli input ed output, manco a dirlo sia mono che stereo. Seguono la presa USB, l’ingresso per la SD Card e il connettore di alimentazione.
Tutto il resto… beh scopritelo nel video!
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