Quando si parla di un pedale overdrive, si ricorre spesso ad espressioni come “saturazione di tipo valvolare”, “calore valvolare”, “tube emulation”, “tube-like distortion” e così via.
Basti pensare che Ibanez, già nei lontani anni ‛70, scelse l’indovinato nome di “Tube Screamer” per il suo mitico TS-808… che ovviamente di valvolare non aveva proprio nulla.
Di qui l’idea di Tony Carlino di Elettronica Legend: creare un pedale overdrive che unisca i mondi del valvolare e del “solid state”. Ma soprattutto: se di valvola bisogna parlare, che valvola sia!
Da questa filosofia costruttiva nasce il Trio Valve Master Drive 6021, un overdrive autenticamente valvolare. Il pedale è basato su un progetto del tutto originale, sviluppato in tre anni di studi.
Idee nuove dentro lo chassis?
Certo, l’idea di un overdrive che incorpora un’autentica valvola non è affatto nuova: molti stompbox sono basate sulla classica preamplificatrice 12AX7 o ECC83.
Alcuni overdrive valvolari hanno anche avuto larga diffusione, solo per citarne qualcuno: il Chandler Tube Driver progettato nel 1975 da Brent K. Butler, l’Ibanez Tube King, il Mesa Boogie V-Twin, il Blackstar HT, realizzato in diverse versioni, e l’Hughes & Kettner Tube Factor, discendente delle mitiche Cream Machine e Crunch Master dei primi anni ‛90.
L’Effectrode Tube Drive è basato addirittura su una combinazione di tre valvole.
Eppure l’overdrive prodotto dall’italiana Elettronica Legend presenta degli elementi di novità. Innanzitutto è di gran lunga più compatto e leggero di tutti gli effetti valvolari appena citati, tanto da essere addirittura più piccolo di molti overdrive a transistor a doppio switch. Inoltre il circuito di questo pedale permette un’interazione tra valvola e diodi al germanio o diodi al silicio, garantendo maggiore versatilità timbrica.
Infine si distingue dagli overdrive citati in precedenza per la scelta della valvola 6021, da cui questo pedale prende il nome.
Una valvola particolare
La 6021, o ECC70 secondo la nomenclatura europea, è una valvola concepita per funzioni generiche di amplificazione. Questo doppio triodo di tipo “subminiatura” è minuscola di dimensioni e vanta caratteristiche che ne permettono l’impiego in applicazioni industriali o militari critiche.
In particolare la 6021 si distingue per le sue eccezionali doti di affidabilità, stabilità, longevità e robustezza meccanica, ovvero ha un’ottima resistenza ad urti, vibrazioni ed alte temperature. Inoltre la 6021 è in grado di sostenere molte migliaia di cicli di funzionamento intervallati, il che significa che sopporta anche un uso “compulsivo” dello switch On/Off.
È anche importante considerare che questa valvola ha un fattore di amplificazione medio: circa la terza parte di una comune 12AX7, il che si traduce in microfonicità e rumore di fondo praticamente assenti.
Dunque questa 6021 sembra fatta apposta per l’impiego in una stompbox, per definizione destinata a finire sotto i nostri piedi e a sfidare i rigori della strada e dei palcoscenici.
Ma anche un’altra caratteristica rende la nostra valvolina particolarmente adatta ad un guitar pedal: la tensione di polarizzazione. Generalmente una valvola garantisce una resa ottimale a tensioni piuttosto elevate mentre la 6021 è in grado di operare già ad una tensione di soli 35V DC.
Difatti il pedale Legend viene alimentato con corrente standard di 9V DC; un survoltatore interno innalza la tensione al valore necessario all’attivazione della valvola. Questo tuttavia richiede l’impiego di un alimentatore con una generosa erogazione di Ampere, come quelli utilizzati per loop station, digital delay ed altri effetti digitali ad alto assorbimento. Il costruttore consiglia di non scendere sotto i 500mA, per le mie prove ho utilizzato un alimentatore Digitech da 1,3 Ampere.
Unica nota dolente è che questo tipo di valvola è un componente NOS di non facile reperibilità. Questo influisce pesantemente sui costi di produzione e finisce immancabilmente per collocare il 6021 in una fascia di mercato da pedale boutique, al prezzo non propriamente economico di € 350.
Accendi, scalda, suona!
Come ogni apparecchio valvolare, è sempre buona norma accendere il Legend 6021 e concedergli qualche minuto di “warm up” prima di iniziare a suonare.
Il percorso del segnale è totalmente analogico: il segnale in ingresso arriva ad un transistor FET che ha il compito di adattare in maniera ottimale il livello di uscita di qualsiasi pickup alla valvola.
La valvola 6021 costituisce appunto il nucleo centrale del circuito: la saturazione viene generata unicamente da qui.
In uscita c’è uno stadio di buffer composto da un vecchio transistor al silicio BC107 “metal can” che permette di posizionare a piacimento il Legend 6021 nella nostra catena di segnale, senza doverci preoccupare di rispettare un rigido ordine di successione degli effetti.
L’interfaccia di controllo è piuttosto intuitiva per chi ha familiarità con i pedali di “scuola Fulltone”, sebbene una grafica più accurata aiuterebbe.
Il footswitch a destra attiva un led rosso ed è l’interruttore generale del pedale. Il footswitch a sinistra attiva la funzione di “Overboost”, contrassegnata da un led verde. L’Overboost entra in azione soltanto quando il led rosso è acceso, in aggiunta allo stadio di overdrive di base; stesso principio del celeberrimo Fulltone Fulldrive 2 ma con funzione degli switch invertita.
Le 4 manopole permettono di regolare rispettivamente: guadagno, apertura di tono, tensione di bias della valvola e master volume. La valvolina lavora al meglio con il controllo di bias a livelli sostenuti ma è interessante sperimentare variazioni timbriche con diverse regolazioni.
Inoltre, sul pannello troviamo un microswitch a tre posizioni, collocato tra i controlli di bias e master volume. Questo selettore attiva diversi tagli timbrici: la prima posizione da sinistra filtra il segnale proveniente dalla valvola con diodi al germanio, la posizione centrale è un bypass neutro che lascia il segnale in uscita dalla valvola inalterato, la posizione a destra attiva diodi al silicio.
Nel concepire questa stompbox, Tony Carlino ha cercato di ricreare i suoni di una testata Plexi tirata a palla su un grande palco, ma ha tratto ispirazione anche dalle sonorità più calde e “jazzy” di Robben Ford.
Questo Legend 6021 sicuramente mantiene quanto promesso: ha un timbro di classe e produce un overdrive caldo con ricco contenuto di armoniche e considerevole versatilità.
La dote probabilmente più importante del pedale è una straordinaria risposta alle dinamiche del tocco di esecuzione e in particolare una reattività morbida alle basse dinamiche, come solo un circuito valvolare può dare.
L’Overboost non produce un incremento di volume e di distorsione prorompenti ma aggiunge con discrezione quella “marcia in più” che permette di districarsi disinvoltamente tra solistica e ritmica.
Molto interessante la combinazione tra valvola e diodi al germanio, con selettore in prima posizione. Il timbro diventa decisamente “fuzzy” ed Hendrixiano, ricordando un buon Marshall in coppia con un Arbiter/Dallas Fuzzface.
La terza posizione, con il segnale filtrato dai diodi al silicio, determina un sensibile calo di volume e sonorità più acide e spigolose.
Quanto all’interazione con altri pedali, è consigliatissima l’accoppiata con un booster come ad esempio lo Xotic EP Boost, per eccellenti rotondità e duttilità.
Conclusioni
Tirando le somme, questo Triode Valve Master Drive 6021 di Elettronica Legend è molto interessante e saprà regalare soddisfazioni a chi avrà voglia e possibilità di sperimentarlo.
Forse questo overdrive rende al meglio con pickup al manico e toni più “dark”, ma naturalmente sono sensazioni soggettive; come qualunque pedale che si rispetti, il Legend 6021 necessita di essere studiato con attenzione e richiede tempo per essere compreso e apprezzato fino in fondo.
Alcuni particolari come manopole, spie led e veste grafica potrebbero essere più curati e più all’altezza di un prodotto boutique di fascia alta, ma “sotto il cofano” si nasconde un motore di indubbia qualità. A Tony Carlino va il plauso per aver sviluppato un progetto del tutto originale e per aver creato un prodotto nuovo che di sicuro farà parlare di sé.
Il costruttore annuncia un tempo di attesa di circa 15 giorni lavorativi.
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