Il D7 X2 Delay è, come da tradizione Mooer, un piccolo stompbox racchiuso in uno sgargiante chassis rosa.
Le sue dimensioni sono pari a 75mm x 115mm x 33mm, stiamo quindi parlando di un oggetto che entra con facilità in qualsiasi pedaliera oppure in tasca, ma che a dispetto di questa comodità racchiude ben 14 diversi algoritmi di delay, nonché ingressi e uscite stereo.
Questa vasta gamma di effetti di ritardo vanno dai classici delay digitali e analogici, a quelli più moderni e sperimentali come Low-Bit, Galaxy e PingPong. Gli algoritmi sono divisi nelle indicazioni sul pedale in due serie “yellow” e “purple” che semplicemente si riferiscono al colore del led quando sono selezionati.
I parametri regolabili sono diversi in base a seconda dell’algoritmo e possono essere personalizzati con i controlli Tweak 1 e Tweak 2. Ulteriori settaggi sono a portata di mano con le più tradizionali manopole Mix, Time e Feedback.
Il tempo di ogni delay può essere impostato con la manopola Time, o usando l’utile footswitch Tap Tempo. La funzione Infinite crea una coda di riverbero infinita, un ottimo modo sia per creare suoni ambient che per suonare e improvvisare su un sottofondo particolarmente etereo.
La funzione Trail-On permette alla coda del delay di svanire in modo naturale, in modo che sia possibile passare da on a off senza troncare di netto il segnale.
Ogni algoritmo è dotato di un uno slot di salvataggio, in cui si possono salvare le impostazioni dopo averle modificate e quindi richiamarle velocemente quando servono.
Ecco l’elenco di tutti gli algoritmi che andremo ad ascoltare grazie all’aiuto del sempre valido Giacomo Pasquali che ha testato i pedali presso i suoi Hologram Studios:
- Digital, il classico delay pulito e preciso
- Analog, un delay più caldo e morbido
- Tape, il suono dei vecchi echo a nastro
- Dynamic, varia a seconda dei cambi dinamici del segnale in ingresso
- Liquid, delay con modulazione phaser
- Mod, delay con modulazione per suoni particolarmente aperti e profondi
- Mod-Verse, delay con modulazione flanger
- Galaxy, crea un particolare senso di spazio, si può variare (tweak 2) l’effetto chorus
- Dual, due delay suonano insieme ma sono regolabili separatamente
- PingPong, delay che amplifica l’effetto stereo con l’alternanza destra/sinistra
- Crystal, replica un’ottava più alta
- Rainbow, anche in questo caso cambiamenti nel pitch e nella velocità
- Low-Bit, si passa dal vecchio mondo digitale al vero e prorio rumore bianco
- Fuzz, distorsione fuzz introdotta nel feedback
Maggiori informazioni sul sito del distributore italiano Backline.
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