La AL-Rose Plus di Crafter è una chitarra notevole sotto molti punti di vista, capace di convincere e soddisfare a un prezzo molto concorrenziale.
Non se ne parla troppo in giro, ma quando nomini il marchio Crafter scopri che sono in tanti a stimare queste chitarre prodotte con orgoglio in Corea.
L’acustica che abbiamo avuto in prova è uno dei modelli di punta della casa e si distingue egualmente sia dal punto di vista sonoro che a livello di costruzione e rifiniture.
E poi siamo alle solite. Ancora una volta di fronte alla necessità di spazzar via ogni diffidenza collegata a decenni di critiche più o meno aspre riservate agli strumenti costruiti in oriente, dal Giappone in poi. Ma sono lontani i tempi in cui tra uno strumento americano e uno asiatico c’era un’incolmabile e scontata distanza.
Con 40 anni di esperienza alle spalle e un prestigio basato sull’attenzione alla qualità e non solo alla quantità (più di 60.000 strumenti prodotti all’anno non sono pochi), Crafter si può permettere oggi di spiccare al di sopra di molti vicini di casa. E ce ne accorgiamo anche noi davanti alla AL-Rose.
Uscendo dal bell’astuccio rigido nel quale viene consegnato, lo strumento appare più grande rispetto alla sua taglia di Grand Auditorium. Anche il peso non è quello di un fuscello ma di una chitarra importante e il confronto fisico ne comprova il rango.
The proof of the pudding is in the eating, direbbe un inglese… Adattando liberamente in italiano: solo suonandola si può capire veramente quanto vale. Noi l’abbiamo fatto con notevole soddisfazione, quella di avere tra le mani legno di qualità destinato a maturare ancor più nel corso degli anni, ma già pronto a dichiarare il suo carattere.
Un certo senso di “calore” è trasmesso anche trasversalmente dall’ampia presenza di intarsi in legno a sottolineare il motivo caratterizzante delle “foglie d’autunno” (AL = Autumn Leaves). La stessa rosetta della buca è in sobrio legno e solo il filetto a contorno del top e i cerchietti sulla testa dei bridge-pin sono in colorato abalone.
Il taglio timbrico determinato dalla cassa in palissandro massello e da una bella tavola in abete Engelmann è quello di un suono già ricco di armoniche, capace di soddisfare anche uno strumentista dal tocco leggero.
Una tastiera ben rifinita e molto comoda sul manico in mogano dalla forma accogliente permette di lasciarsi andare anche ad esecuzioni impegnative.
La profondità della cassa è studiata per non frenare troppo la produzione di basse frequenze e la resa acustica della chitarra stimola a sperimentare dinamiche non troppo timide.
La scala standard da circa 648mm mantiene bene in tensione le corde .012-.053 montate di serie, offrendo la giusta resistenza al plettro e alle dita.
Versatile di sicuro – ma non sarebbe l’unica – con la sensazione di offrire qualcosa di più rispetto alla media della sua fascia.
Il sistema di amplificazione Crafter DS-2 all’interno della buca è misto, trasduttore nel ponte e microfono a condensatore sospeso sotto le corde, con un controllo rotativo Blend per decidere quanto usare dell’uno e dell’altro, accanto a Volume e pulsante Clarity per schiarire il suono. La resa qualitativa è di fascia alta e anche nel nostro filmato un buon 30% dell’audio proviene proprio dalla diretta.
Considerata anche la relativa sobrietà a livello estetico, la chitarra è in grado di conquistare diversi tipi di occhi, mani e orecchie. Per non parlare del portafoglio, che qui non rischia collassi.
In poche parole, si tratta di uno strumento in grado di reggere il confronto con molte acustiche di ben altro prezzo e ‘nobiltà’. A volte un marchio altisonante può abbagliare abbastanza da far perdere il senso dell’essenziale…
Maggiori informazioni dal distributore italiano FBT.
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