Ciao Musicoffili, oggi vi parlo del Xsonic Xtone, a primo impatto un pedale dalle misteriose caratteristiche…
Di base possiamo dire che siamo di fronte ad una interfaccia audio/midi che lavora a 192 kHz, una frequenza di campionamento davvero alta per un oggetto così particolare.
Perchè è davvero così particolare se siamo abituati a vedere normalmente questa frequenza nelle interfacce audio professionali?
Perchè l’XTone è dedicato al mondo mobile, in particolare a dispositivi iOS (ma anche Android, Apple e Windows), per gestire il controllo delle nostre app musicali/chitarristiche preferite, garantendo una latenza bassissima (impercettibile durante l’uso).
Poter utilizzare questa frequenza di campionamento per un utilizzo mobile probabilmente era follia fino a qualche anno fa.
La prima caratteristica “comoda” di questo oggetto è che ha un’alimentazione separata, ma volendo prende l’alimentazione di cui ha bisogno dal dispositivo stesso a cui è collegato.
Io ho utilizzato il mio iPad attraverso un comodissimo adattatore (fornito in dotazione) che da una porta lightning serve una presa USB standard ed una lightning, così da permettere di tenere in carica il nostro device mentre utilizziamo l’XTone.
Troviamo un ingresso mono, un’uscita stereo e un’uscita bilanciata (XLR) oltre che un ingresso per un pedale di espressione, ground switch, un manopolone centrale e 3 pulsanti.
Collego la chitarra all’XTone e apro Jamup, uno dei più noti amp simulator per iOS. Il device si è acceso automaticamente .
Nel menu (come praticamente ogni app permette), nella sezione MIDI, possiamo assegnare il controllo di qualsiasi funzione dell’app attraverso il MIDI Learn (una volta selezionata questa modalità e la relativa funzione, basterà premere il pulsante che si vorrà utilizzare per averlo automaticamente mappato).
Cosa possiamo controllare?
Innanzitutto il volume, davvero comodamente, attraverso il knob centrale, cosa ben più semplice che andare nella sezione output dell’app (spesso sacrificata in termini di spazio nella GUI e relegata ad un angolino).
Dopodiché possiamo mappare, ad esempio, preset giù, preset su, on/off di un determinato pedale, pedale di espressione.
Insomma, praticamente qualsiasi funzione dell’app è assegnabile all’XTone (la lista dettagliata dipende dal produttore del nostro amp simulator).
Si potrebbe obiettare che 3 switch siano pochi. Vero. E infatti XTone ha 3 livelli di assegnazione: tenendo premuto A si hanno i primi 3 preset, tenendo premuto B si entra nei successivi 3, tenendo premuto C negli ultimi 3 per un totale di 9 assegnazioni.
Più che sufficienti per controllare un environment che solitamente è pensato per prove, piccole gig, setup da mobilità.
Lo stesso ragionamento possiamo applicarlo ad amp simulator lato desktop su Mac o Windows, dandoci le stesse possibilità di interfacciamento.
Devo dire che è un device interessante, ridisegna un po’ l’usabilità degli amp simulator su tablet/smartphone, dandoci la concreta possibilità di renderli strumenti più vicini alle nostre reali esigenze di chitarristi.
Il pedale è distribuito in Italia da Backline.
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