Come tutti gli utenti di Finale ben sanno (e in particolare quelli di vecchia data), ogni nuova versione di Finale porta con sé tutta una serie di aggiunte e miglioramenti. A volte, però, tali novità comportano alcuni cambiamenti piuttosto “traumatici”: una delle più tipiche esperienze per il musicista che esplora una nuova versione di Finale è… la scomparsa o lo spostamento di voci di menu, finestre e altre opzioni a favore di nuove e migliorate caratteristiche.Spesso la prima reazione dell’utente, come si può immaginare, è piuttosto infastidita; chi di noi, infatti, dopo aver faticosamente memorizzato la posizione e la funzione dei vari strumenti e palette, non vorrebbe poi trovarli sempre allo stesso posto? E invece Finale – nella sua storia ormai abbastanza lunga, informaticamente parlando – ha fatto spesso questo brutto scherzo ai suoi affezionati utenti.Tuttavia, dopo lo sconcerto iniziale, analizzando con calma le novità ci si rende conto che tali modifiche sono il frutto di attente riflessioni e – dopo un breve apprendistato – esse possono essere utilizzate con facilità, migliorando notevolmente l’esperienza d’uso del software.Vediamo dunque quali sono le novità che caratterizzano Finale 2012:1. L’elemento più notevole in assoluto è certamente l’introduzione del nuovo strumento denominato Score Manager.
Esso riassume in un’unica finestra il contenuto di tre precedenti oggetti: la finestra File info (informazioni generali sul file come titolo, compositore, autore del testo, ecc.), la finestra Staff attributes (impostazione di alcuni parametri per ogni rigo inserito, quali il nome completo e abbreviato, l’utilizzo di strumenti traspositori, la chiave iniziale, ecc.) e la finestra Instrument list (gestione del playback dei nostri files tramite l’impostazione dello strumento da utilizzare per ogni rigo, il suo status di “solo” o “mute”, il canale MIDI ad esso associato, ecc.).
Come detto in premessa, quindi, non perdete tempo a cercare le tre suddette finestre di dialogo, perché sono state parzialmente o del tutto eliminate da Finale 2012, o meglio “incorporate” nello Score Manager.
Per aprire lo Score Manager potete richiamarlo dal menu Window oppure utilizzare direttamente la scorciatoia CMD-K (su Mac) o CTRL-K (su PC). Naturalmente, ne analizzeremo dettagliatamente caratteristiche e funzioni in un’apposita lezione.2. Ora è possibile modificare lo strumento assegnato ad un rigo musicale anche all’interno del documento, ossia partendo da una misura specifica. Questa opzione è utile soprattutto quando si scrive per un esecutore che utilizza in un unico brano vari strumenti della stessa famiglia (per es. un clarinettista che inizia il brano suonando un clarinetto in Si bemolle, poi passa al clarinetto basso e termina con il corno di bassetto). Finale cambierà automaticamente il nome del rigo, la chiave (se necessario) e le alterazioni fisse (in caso di strumenti traspositori).
Per applicare questa funzione, è necessario attivare lo strumento “Selezione”, indi selezionare con un clic la battuta in cui avverrà il cambio, infine richiamare la finestra Change Instrument dal menu Utilities.
La suddetta finestra è molto intuitiva, e presenta due settori: dapprima in quello di sinistra sceglieremo la famiglia cui appartiene lo strumento da inserire (legni, ottoni, archi, ecc.), successivamente in quello di destra sceglieremo lo strumento vero e proprio.3. Le librerie Garritan si sono arricchite di molti nuovi strumenti virtuali per dare sempre maggiore realismo al playback delle nostre partiture. Fra i nuovi strumenti proposti troviamo sax soprano, celesta, fisarmonica, flauto dolce, mandolino, euphonium, organo barocco.4. È stata migliorata la gestione delle sound maps per permettere, in caso di condivisione di files con altri computer (file sharing), una corretta assegnazione degli strumenti virtuali rispetto alla mappatura del file originario.5. Finale 2012 è ora in grado di riconoscere automaticamente i dispositivi MIDI esterni senza bisogno di impostare una specifica configurazione.6. Altra novità da lungo attesa è la capacità del programma di riconoscere e visualizzare senza problemi i caratteri in formato UNICODE. Sarà quindi possibile inserire testi in cirillico, arabo, cinese e qualsiasi altro font che utilizzi caratteri non basati sull’alfabeto latino.7. Lo strumento Grafica (Graphics Tool) può ora esportare le pagine anche in formato PDF direttamente dall’interno di Finale; quindi non è più necessario utilizzare stampanti virtuali o altri software (Acrobat Pro, ecc.), e – nel Mac – nemmeno passare attraverso l’apposita funzione della finestra di stampa.
Naturalmente rimane la possibilità di esportare anche negli altri formati già implementati in precedenza (EPS, JPEG, PICT, PNG, TIFF), con risoluzione fino a 3500 dpi.8. Un’altra novità molto interessante è l’introduzione di uno speciale metatool, denominato Add again. Questo strumento ha uno scopo assai semplice, ma utilissimo in varie situazioni: ripetere l’immissione dell’ultimo oggetto inserito, sia esso un segno dinamico, un’articolazione, una chiave o qualsiasi altro elemento che possa essere gestito tramite i metatools.
Vedremo che cosa sono i metatools e le loro specifiche funzionalità e applicazioni nel corso delle prossime lezioni.9. Sono stati aggiunti due nuovi fonts: il primo – denominato Finale Numerics – è molto utile per effettuare l’analisi armonica di un brano o per inserire il basso numerato; il secondo – denominato Finale Copyist – è in realtà più bello che utile, ed è ispirato all’epoca d’oro delle partiture manoscritte dei grandi musical di Broadway.10. Al già nutrito elenco di plugins in dotazione si aggiunge il simpatico AlphaNotes. La sua funzione consiste nella conversione istantanea di tutte le note (appartenenti ad una specifica regione da noi selezionata) in “alfanote”, ossia note nella cui testa c’è scritta la relativa altezza, comprese le eventuali alterazioni. Purtroppo, al momento viene utilizzata solo la notazione alfabetica anglosassone.
N.B. – Il plugin si trova in duplice versione: AlphaNotes, che non fa distinzione tra Si e Si bemolle, utilizzando per entrambi la lettera “B”; AlphaNotes – Northern European, che invece utilizza (alla maniera tedesca) la lettera “B” per il Si bemolle e la lettera “H” per il Si naturale.«Sequenza di note filtrate dal plugin AlphaNotes»«Le medesime note filtrate dal plugin AlphaNotes – Northern European»11. Un altro plugin, aggiunto in questa versione del programma, si chiama Space Systems. Tecnicamente la sua funzione è molto simile a quella del comando Space systems evenly, che si trova nel menu Page Layout ed ha il compito di ottimizzare la distanza fra le accollature. Il plugin in questione, però, è più versatile e consente all’utente una gestione molto più raffinata per questo tipo di operazione (ad esempio, è possibile assegnare un range di variazione al margine di pagina in base alla spaziatura impostata automaticamente dal software).12. Da ultimo, Finale 2012 supporta pienamente MusicXML 3.0, il sistema di codifica che consente di creare partiture musicali completamente interpiattaforma e leggibili da qualunque software dotato del relativo interprete (per esempio è possibile scambiare files da Finale a Sibelius e viceversa).
Grazie a MusicXML, Finale può inoltre assicurare la compatibilità con le sue stesse precedenti versioni, poiché può esportare i propri documenti in MusicXML 2.0 (leggibile da Finale 2008 fino al 2011), in MusicXML 1.1 (per Finale 2006 e 2007) e in MusicXML 1.0 (per Finale dal 2003 al 2005).Giorgio Bussolin[email protected]Movimento FinaleVai alla puntata precedente
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Makemusic Finale: le novità di Finale 2012
Come tutti gli utenti di Finale ben sanno (e in particolare quelli di vecchia data), ogni nuova versione di Finale porta con sé tutta una serie di aggiunte e miglioramenti. A volte, però, tali novità comportano alcuni cambiamenti piuttosto "traumatici": una delle più tipiche esperienze per il musicista che esplora
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