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My 4 Bars Loop, esperimenti musicali su 4 battute – Pt.1

Si può esprimere creatività in sole 4 battute? Certo che sì e oggi iniziamo un divertente esperimento insieme!

Ciao a tutti gli amici di Musicoff! Sono molto contento di presentarvi il primo episodio di questa serie di piccoli esperimenti su quattro battute.

Di cosa si tratta lo si capisce facilmente: piccole tracce create partendo da loop di 4 battute. Il mio intento iniziale era quello di produrre dei brevi arrangiamenti interessanti sia dal punto di vista chitarristico che della produzione musicale.
Poi mi sono reso conto che ognuno di questi arrangiamenti poteva diventare una backing track su cui improvvisare, oltre che uno stimolo per chi volesse studiare le parti de me registrate, così è nata l’idea di creare dei video estesi, come quello che vedete qui.

Ogni video è composto da tre parti:

  1. Costruzione del loop
  2. Partiture (pentagrammi e tab)
  3. Analisi della session di Logic

Costruzione della traccia musicale

Vediamo più da vicino com’è costruita questa traccia: siamo in 4/4, tonalità di Bm e gli accordi cambiano ogni 2/4, quindi ne abbiamo due per battuta. Analizziamo l’ingresso degli strumenti.

My 4 Bars Loop
  • Drum Battery: una traccia di batteria programmata con lo Step Sequencer di Logic con i suoni Philo Acoustic Kit del famoso virtual instrument Battery (Native Instrument).
  • Synth Bass: la mia mano sinistra si dedica al basso con Alchemy (un sintetizzatore di Logic che amo molto sia per la qualità che per la semplicità nel lavorare i suoni), il preset ha un chiaro richiamo agli anni ‘80 che ho modificato per renderlo un po’ più contemporaneo; la linea suonata è molto lineare, vi faccio notare un cromatismo discendente piuttosto classico tra F# e E e soprattutto le pause sul battere del 2 e del 4, in corrispondenza del rullante, importantissime per dare movimento a tutta la ritmica.
  • Pad: di nuovo Alchemy, un pad con molta “aria”, come dice anche il nome del preset da cui sono partito, a cui ho dato un po’ di calore e tolto un po’ di ritardo per non far accavallare gli accordi; dal punto di vista dell’arrangiamento vediamo il legame armonico tra i vari accordi (le note in comune tra gli accordi sono legate) e notiamo che ho iniziato con bicordi nelle prime due battute che diventano triadi complete nelle successive, per creare un movimento melodico nell’arco di tutte e quattro le battute e anche un’idea di crescendo, non dinamico, ma appunto nel senso di aggiunta di voci.
  • Electric Guitar: finalmente sul mio strumento, la Eko Tero che passa nel Kemper con un profilo di un Fender Twin; la ritmica è di chiaro stampo funk con accordi suonati sulle prime tre corde, e anche in questo caso le pause svolgono una funzione importantissima, soprattutto per creare la differenza tra la prima e la seconda coppia di battute, così come le biscrome (trentaduesimi) presenti alla fine di battuta 2 e 4 danno movimento anche lì dove l’accordo rimane lo stesso (Bm).
  • Acoustic Guitar: una delle cose che trovo più interessante e che cerco più spesso è creare sonorità ibride tra strumenti acustici ed elettronici, ecco che la costruzione di questo loop termina con un arpeggio suonato sulla Eko Evo 018: suonata in un registro più grave dell’elettrica e con la tecnica ibrida plettro/dita (hybrid picking) ha un andamento ritmico che vede sincopi, il F#m e il secondo Bm che entrano in anticipo di un sedicesimo, la pausa sul battere del terzo movimento nell’ultima battuta.

Nell’ultima parte del video possiamo vedere invece come ho trattato i vari strumenti.

  • Sulla traccia di batteria ho aggiunto una simulazione di un compressore ottico (Compressor di Logic) per fornire un po’ più di attacco senza snaturare il suono e anche un po’ di armoniche un più.
  • Sul pad ho usato un eq (anche lui nativo della daw) per enfatizzare le frequenze medio alte, e un po’ di compressione per controllare la dinamica degli oscillatori di Alchemy.
  • Ho usato un eq anche sulla chitarra elettrica sia per attenuare una frequenza che dava un po’ fastidio che per schiarirne il suono; successivamente ho aggiunto un leggero chorus (nativo): avevo registrato la chitarra dry, in fase di mix ho provato ad aggiungerlo (se guardate bene nella channel strip c’è anche un phaser spento che avevo provato come alternativa) e usato con parsimonia serve a dare un po’ di movimento e aria senza arrivare ad essere un invadente chorus anni ‘80. Il suono della chitarra va successivamente in tre mandate ausiliarie: nei bus 1 e 7 due riverberi di tipo room, il primo più lungo con LX480 della Relab Developement, simulatore dell’omonimo riverbero di casa Lexicon, il secondo più corto con lo Space Designer, uno dei riverberi nativi di Logic; nel bus 6 c’è invece il Tube Delay di casa Sofetube di cui non sentiamo le singole ripetizioni ma serve a dare corpo al suono con poche ripetizioni molto strette.
  • Nella channel strip della chitarra acustica, registrata con il microfono Sennheiser e960, vedete un eq usato per colorare un po’ le frequenze medio basse e il compressore Red 3 della Focusrite che fornisce attacco e sustain; a seguire i due riverberi che abbiamo già visto.
  • Nella traccia Stereo Out ho finalizzato il tutto con il plugin Bx_masterdesk Classic firmato Plugin Alliance, a simulare velocemente una catena di mastering.

Annotazioni conclusive

Un vero e proprio brano musicale, cantato o strumentale, avrebbe bisogno di essere trattato più a fondo di così, dall’arrangiamento, al missaggio e al mastering, ma qui stiamo facendo i conti senza l’oste, senza un cantante o in ogni caso senza una linea melodica.
Questa è una base realizzata con pochi strumenti e soprattutto per me è un modo di sperimentare e studiare delle soluzioni per arrangiamenti e produzioni.
A questo proposito ammetto di aver preso ispirazione da un brano di una famosissima popstar, se scoprite quale scrivetelo qui nei commenti o fatemelo sapere attraverso i social.

Vi lascio con alcune immagini verticali tratte dalla versione corta di questo My 4 Bars Loop ep. 1 che trovate sui miei social, con la speranza che abbiate trovato qualcosa di nuovo o interessante, e l’invito ad utilizzare questa come backing track per costruire i vostri soli: io e Musicoff non vediamo l’ora di vedervi suonare su questa traccia!

Grazie dell’attenzione e ci vediamo presto per il secondo episodio!

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