Siamo in tonalità di Em, una delle più amate o sicuramente più usate dai chitarristi, oltre all’accordo tonale e al Cmaj7 nella parte finale dell’ultima battuta abbiamo un B7, che nasce dall’armonizzazione della scala minore armonica (con il D#). A mio parere una delle cose più interessanti è proprio la parte della chitarra elettrica, sia per l’esecuzione che per il suono.
- Electric Guitar: il suono della mia stratocaster (Squier made in Japan del 1986 customizzata) viene dall’accoppiata dei pickup JB al ponte e Little 59 al manico (entrambi Seymour Duncan); riguardo l’esecuzione vi faccio notare la scala discendente nella seconda misura suonata con diteggiatura floating suonata in hybrid picking (plettro su note tastate, dita per le corde a vuoto), e il Cmaj7 suonato come una specie di power chord con i cantini a vuoto.
- 808: drum machine di Logic che emula la storica Roland, usata soltanto per i suoi tom aperti nel panorama stereo.
- Drum/Drum Additional: preset Crate Digger del DMD di Logic che ho modificato sensibilmente; nella prima traccia un groove base di cassa e un rullante molto filtrato, nella traccia Additional ci sono hi-hat un ottavi, un suono aggiuntivo di rullante e un colpo in più di cassa nella seconda battuta (nella partitura ho riportato direttamente il groove completo).
- Pad: un pad di Sculpture, altro synth nativo, da notare il Em suonato senza la terza e il E grave legato lungo le 4 battute, non sul B7 ovviamente.
- Melodic Synth: per completare la sezione pad ho scelto un altro synth di Alchemy usato per aggiungere un po’ di movimento melodico, con il C anticipato di un ottavo.
- Electric Piano: il piano suona arpeggi che muovono tutto l’arrangiamento e doppia il movimento del synth che anticipa il C con un suono chiaro di Vintage Piano (Fender Rhodes) che in parallelo va in un amplificatore per chitarra (anche qui un suono Fender) per un po’ di saturazione valvolare e di tremolo.
- Bass: con il basso, registrato in diretta nella Focusrite Scarlett 18i20, ho suonato una parte semplice ma efficace, con degli slide sulla quarta corda.
Nella seconda parte, come sempre, andiamo a guardare dentro la sessione.
- Il suono della chitarra elettrica viene dal preset Bright and Clean che uso spesso come suono di partenza nelle preproduzioni, ma in questo caso è rimasto fino alla fine: un classico suono british di Vox AC30 (Amp Designer ci aiuta molto con l’identificazione visiva degli ampli), ma soprattutto le mandate nei bus dei plugin Blackhole, Undulator e MangleVerb della seria H9 di Eventide.
- Il preset Crate Digger da cui sono partito per il suono di batteria ha una channel strip molto elaborata, io ho modificato alcuni parametri riguardanti i suoni del kit di DMD, gli ambienti,e qualche potenziometro dell’ampli che satura il suono.
- Ho lasciato tutti i canali della 808, anche quelli inutilizzati (tutti tranne i tom) per mostrare per intero il preset Boutique 808 con la drum machine nativa Ultrabeat.
- Sculpture simula le proprietà fisiche di una corda che vibra, è un synth complesso, come sempre parto da un preset, in questo caso Airways, che ho lavorato accorciando i ritardi, e creando un suono più scuro e compatto.
- Il synth melodico deve il suo suono non solo ad Alchemy ma anche al Vintage Tube EQ che ho usato soprattutto per dare un po’ di overdrive dal sapore vintage.
- Suitecase Mk I Overdrive è un suono di piano elettrico che trovate nella categoria Experimental, e si presenta, come vedete, come uno stack di due canali in cui sono presenti il piano e l’ampli che viene usato principalmente per l’overdrive il tremolo.
- Aprendo Alchemy vediamo che il suono di basso sintetico viene dal preset Vacuum Plucked, ma se lo richiamate nella vostra daw non sentirete lo stesso che ho usato qui, ho infatti modificato alcuni parametri sia nella schermata simple che advanced.
- Per il basso ho scelto un classico suono di Ampeg, al compressore nativo (che amo e che uso spesso) ho preferito invece Red 3 Focusrite.
- Nell’ultima parte possiamo vedere alcuni riverberi dello Space Designer di Logic, il canale usato per la compressione parallela della batteria con il famosissimo CLA-76 di casa Waves, e il mio solito Bx_masterdesk Classic nello Stereo Out.
Per questo loop non avevo in mente nessun riferimento in particolare, come sempre invece avevo il desiderio di inserire una parte interessante di chitarra in un arrangiamento con sonorità moderne che invece spesso, purtroppo, di chitarre non ne prevedono molte.
Per chi volesse mettersi alla prova con un’improvvisazione consiglio di stare attento al B7 sull’ultima battuta e di non limitarsi all’utilizzo della pentatonica, ma credo sia anche interessante studiare la parte che ho suonato io, soprattutto per quanto riguarda la scala floating nella seconda battuta.
Anche questa volta spero di leggere i vostri commenti e vedervi alle prese con queste quattro battute, per il momento vi saluto e ci vediamo al prossimo episodio!
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