Campanili e campane sono per la maggior parte di noi oggetti perfettamente incastonati nelle chiese. Il suono della campana scandisce il tempo ancora in moltissime città, ma qual è la loro storia? E in particolare, quand’è che sono finite lassù sui campanili?
La storia che ascolterete oggi ci svelerà interessanti retroscena che renderanno più chiaro il viaggio sonoro che stiamo imparando a conoscere.
Una storia più antica…
Il racconto verterà inizialmente sulle varie e molteplici testimonianze precristiane per poi concentrarsi sul versante europeo col ripristino di un’usanza più antica. L’uso di campanelle infatti anticipa l’avvento delle chiese e della Religione Cattolica.
I primi monasteri del Medioevo recuperano o semplicemente riprendono l’uso di alcuni segnali metallici in uso già presso Greci e Romani con connotazioni non del tutto diverse.
Il suono metallico infatti, ancora secondo visioni popolari, ha in sé un potere apotropaico, in grado quindi di allontanare gli influssi maligni. Col Cristianesimo la campana troverà un proprio sviluppo e un’accoppiata perfetta. In questo video vedremo come le campane dovranno smarcarsi dalla connotazione pagana che le ha precedute.
Il periodo Carolingio con la sua inevitabile necessità di sistemare e mettere a norma i vari ambiti della vita civile e spirituale sarà un periodo determinante per la codifica delle campane. Ma la storia come avrete intuito è molto più sfaccettata, per cui vi invito a visionare il video.
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