Diciamolo subito, tra qualche puntata parleremo dell’origine delle Campane. Infatti sarà proprio il periodo Medievale a dare luce ai campanili e a quel particolare segnale metallico ancora noto a noi moderni. Avremo modo di precisare per bene, ma se vi scrivo questo è perché con l’episodio di oggi apprenderemo una diversa e peculiare modalità nel richiamare alla preghiera.
Col video di oggi affronteremo il mondo musicale bizantino attraverso un particolare strumento, ovvero il Simandro.
Che cos’è il Simandro?
Si tratta di una barra di legno apparentemente rozza, non particolarmente lavorata. Essa viene percossa impugnando uno o due martelli con un ritmo crescente e ostinato.
Il Simandro può essere particolarmente grande, in quel caso viene appeso orizzontalmente e percosso con due martelli. Ma esistono varietà anche più corte e “portatili”. Infatti queste rudimentali barre di legno sono spesso trasportate sulla spalla e suonate con la mano rimasta libera.
La scelta del legno è simbolica, si lega tra le tante alla croce di Cristo, ma in realtà esistono dei simandri anche metallici.
Questa puntata, benché incentrata su un tema apparentemente marginale, è in grado di offrire molti spunti. A partire dai resoconti medievali che ci parlano di questo strumento.
Il tema ci dimostra anche come nelle chiese ortodosse non si facesse uso della campana, bensì del Simandro. E ancora oggi viene usato in Oriente come richiamo alla preghiera. Poiché questa era ed è la sua funzione.
Vi mostro un’immagine per rendere più chiaro il discorso e vi invito calorosamente a scoprire delle importanti informazioni in più attraverso il video.
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