Sin dall’inizio della storia degli strumenti elettronici il Giappone è stata una terra assai fertile per quanto riguarda le invenzioni e l’altissima qualità funzionale e sonora, con uno sguardo sempre proiettato verso il futuro.
Casio è sicuramente uno dei marchi di punta di tutta la storia, fin dal 1980, anno di uscita della storica Casiotone 201, la tastiera elettronica e prima digital sound bank al mondo grazie ai suoi preset, che con la sua facilità d’uso, gli altoparlanti integrati e le dimensioni compatte contribuì ad abbattere quella spessa barriera che divideva i musicisti dalle complessità di tanti predecessori.
Era d’altronde l’inizio di un decennio che avrebbe cambiato per sempre i modi di fare Musica, che si parli di strumenti musicali, di suoni, di studi di registrazione, etc…
Al tempo avere quasi 30 strumenti musicali diversi in un oggetto facilmente portatile fu a tutti gli effetti l’inizio di una rivoluzione, chiaramente aperta ai miglioramenti tecnologici e sonori che sarebbero arrivati anno dopo anno.
Nel 1984, ad esempio, fu Casio ad aprire a tutti una facile porta d’ingresso nel mondo dei sintetizzatori, fino ad allora certo di non facile uso. Lo fece con il CZ-101, che agendo sulla distorsione di fase (PD) consentì di modificare gli angoli di fase delle forme d’onda per generare sovratoni complessi.
Troppo complicata l’ultima frase? Ok, ascoltate qui sotto (e ovviamente pensate che era solo l’84).
Due anni dopo, l’ulteriore sviluppo della sorgente sonora portò ad isolare un suono di pianoforte molto più vicino a quello di un vero strumento acustico, con l’innovativa risposta al tocco sui tasti per gestirne la dinamica. Ecco quindi venire alla luce il Digital Piano CPS-201.
Ovviamente la ricerca di Casio non si poteva fermare solamente ai tasti bianchi e neri, anche altri musicisti richiedevano le enormi potenzialità dell’elettronica e del digitale.
Fu così che sempre nell’86 nacque la prima batteria elettronica Casio, la DZ-System, che poteva utilizzare qualsiasi strumento MIDI come sorgente sonora. Anche questa fu una rivoluzione in campo musicale, perché ampliava l’uso della batteria da solo strumento ritmico a vero e proprio generatore di suoni, sfruttando la sorgente sonora di un altro strumento elettronico con porte MIDI.
L’anno successivo è la volta della chitarra, la Digital Guitar DG-10, che oggi forse guarderemmo con un sopracciglio alzato, ma che alle forme futuristiche in voga in quegli anni coniugava un’importantissima capacità, quella di riprodurre i toni di un’ampia gamma di strumenti, come l’organo jazz o la tromba, nonché le strutture ritmiche, proprio come in precedenza erano stati introdotte nelle tastiere elettroniche, rendendo possibili nuove forme di espressione musicale al di là delle capacità delle chitarre tradizionali.
Il tutto con un altoparlante integrato, per poterla usare ovunque!
Se c’è un nome che ancora oggi è di punta nel catalogo Casio è poi quello dei pianoforti Celviano, sin dal 1991 con il modello AP-7. Qui non si cercò solamente di dare una timbrica naturale da pianoforte acustico, ma di ricreare al completo il feeling dello strumento, anche da un punto di vista estetico.
Anche in questo Casio precorreva i tempi, dotando il piano di modalità digitali uniche di riproduzione tra cui un lettore CD incorporato che ad esempio consentiva agli utenti di suonare con l’accompagnamento orchestrale.
In più, brevettava la sorgente sonora AP (Advanced Piano) e utilizzava una funzione di azione naturale del meccanismo a martelletti.
Nel 2003 il marchio giapponese cambiò ancora una volta le carte in tavola nel mondo dei digital piano con il Privia PX-100, scardinando i luoghi comuni di pesantezza e ingombro dei pianoforti.
Privia rappresentò la realizzazione di un sogno per tutti coloro che sognavano di possedere uno strumento di questa tipologia, con un nome che nasceva combinando le parole “privato e “piano”. Era infatti uno strumento che si poteva tenere nella propria stanza casalinga senza problematiche di spazio.
Il debutto della serie Privia segnò un rapido incremento nelle vendite di pianoforti digitali in tutto il mondo.
Enumerare tutte le invenzioni di Casio è una vera sfida, ma per i suoi 40 anni di attività musicale il marchio nipponico ha pensato di mettere sul sito una bella timeline che vi invitiamo a consultare, perché è una linea storica importante per seguire l’evoluzione degli strumenti musicali elettronici negli ultimi decenni.
Ancora oggi nomi come Privia, Casiotone e Celviano persistono nel catalogo Casio e questo è il sintomo di aver lavorato bene creando dei grandi classici apprezzati da più di una generazione di musicisti.
Il sovracitato sito creato per l’anniversario offre una bellissima esperienza dell’universo Casio, non solo con la timeline ma anche con le testimonianze di alcuni degli artisti che oggi creano la loro musica con gli strumenti del marchio.
Proprio in occasione di questo importante anniversario, è stata fatta una bella intervista al Senior General Manager Takaki Maeda, che ha vissuto in prima persona l’evoluzione del marchio e dei suoi strumenti.
Maeda è stato coinvolto nello sviluppo di molti prodotti e ha avuto sempre una visione esclusiva del loro lancio sul mercato.
Che cosa ha reso Casio Music un tale successo per 40 anni?
La cultura e le esigenze che circondano gli strumenti musicali continuano a cambiare a seconda del Paese e dei tempi. In questo contesto, abbiamo lavorato sulla filosofia aziendale di ampliare il numero di persone che suonano strumenti musicali e migliorare la qualità degli stessi, e abbiamo cercato di proporre funzioni, servizi e design che riflettano le tendenze e gli scenari d’uso. Stiamo lavorando per far sì che i clienti immaginino una vita con gli strumenti musicali e crediamo che se questo tipo di empatia si diffonde, il mercato si espanderà all’infinito.
Il Casiotone 201 segna l’ingresso di Casio nel mondo della musica e l’inizio di una storia di successo. Direbbe che è stato uno sviluppo logico fuori dallo Zeitgeist o piuttosto uno sviluppo che ha plasmato lo Zeitgeist musicale?
Casiotone 201 non è nato dallo “zeitgeist”, ma dall’idea di Toshio Kashio, il secondo figlio dei quattro fratelli Kashio che hanno fondato la Casio Computer. Aspirando a diventare un inventore fin da bambino, Toshio ha creato varie invenzioni come calcolatrici, orologi e strumenti musicali. Toshio amava la musica, ma non era molto bravo a suonare, e ha iniziato a sviluppare strumenti musicali elettronici con l’idea di far divertire tutti a suonare.
Penso che il fatto di poter godere di questo “buon suono” abbia facilmente catturato il cuore di molte persone che volevano iniziare con gli strumenti a tastiera.
Da un punto di vista imprenditoriale, quali sono state le pietre miliari nella storia di Casio Music?
I seguenti prodotti sono le 5 pietre miliari: Casiotone 201, SK-1, serie LK, Privia PX-100, Celviano Grand Hybrid GP-500.
Tecnologicamente, quali sono le più importanti?
In termini di tecnologia, si tratta di un valido sviluppo di sorgenti che utilizzano la tecnologia LSI, la prima sorgente sonora nata dalla ricerca del “buon suono”. Abbiamo creato la sorgente sonora AiR che ricrea il suono ricco e bello di un pianoforte a coda. Siamo particolarmente attenti ai suoni che sono l’essenza degli strumenti musicali, come la sorgente sonora AiX che raggiunge un’espressività eccezionale attraverso il cambiamento di tono dinamico da strumenti acustici a suoni elettrici.
Quali sono i prodotti di maggior successo in 40 anni di storia di Casio Music?
Il Privia PX-100 ha incrementato il mercato dei pianoforti, è stato sviluppato con l’obiettivo di dimezzare il prezzo e il peso del pianoforte digitale convenzionale, migliorando al contempo le prestazioni del piano digitale stesso, come la qualità del suono e il tocco della tastiera. Il primo modello, il PX-100, uscito nel 2003, è stato ben accolto per la sua facilità d’uso. Ancora oggi, l’ultimo modello PX-S1000, è un prodotto molto popolare perché ha una dimensione compatta con la più piccola profondità al mondo (in ambito 88 tasti con speaker integrati), fornendo al contempo un tocco e dei suoni di alta qualità. […] Sia il Privia PX-S1000 che il Casiotone CT-S200 dello scorso anno sono stati sviluppati con il concetto “Slim & Smart”. Il CT-S200 è compatto e leggero, e ha un’impugnatura comoda per il trasporto, così chiunque ha appena iniziato a suonare il pianoforte può usarlo quando e dove vuole.
Come vedete Casio Music posizionata sul mercato internazionale degli strumenti per il suo 40° anniversario?
Da gennaio 2020, abbiamo aperto un sito web speciale per commemorare il 40° anniversario di Casio, che ha ricevuto commenti esntusiasti da moltissimi musicisti. Penso che il fatto che molte persone possano festeggiare il 40° anniversario sia il risultato della nostra stretta collaborazione con i musicisti. Inoltre, al NAMM Show di quest’anno abbiamo allestito un angolo speciale per il 40° anniversario per esporre prodotti storici, e ci sono anche persone a cui mancano i vecchi modelli. Saremmo felici se ognuno dei nostri utenti avesse dei ricordi importanti dei prodotti Casio che aveva prima, ed è stata una buona occasione per riportarli alla memoria.
Dove sono i vostri mercati più forti e dove vedete il potenziale maggiore?
Il nostro mercato più forte è quello degli strumenti musicali elettronici di livello principiante e intermedio, al fine di realizzare l’obiettivo di accrescere il numero dei musicisti. Le persone in questo livello sono importanti, forniamo ad esempio nuovi prodotti a coloro che hanno imparato gli strumenti musicali nella loro infanzia, ma che hanno smesso da adulti, o a coloro che hanno voglia di suonare e non hanno ancora iniziato.
Quindi, vorrei aumentare il numero di persone che ricominciano e/o iniziano a utilizzare strumenti musicali il più possibile.
Chi ha influenzato particolarmente Casio Music nella sua storia?
Credo sia Toshio Kashio, il creatore della divisione degli strumenti musicali elettronici. Da quel momento la mission di “far godere la musica a tutti” non è cambiata.
Che visione ha per il futuro di Casio Music?
Come ho risposto nel secondo trimestre, l’idea di Toshio continuerà anche in futuro. Penso che ci sia un ostacolo invisibile, quello secondo cui gli strumenti musicali appartengono a chi sa suonare. Aggirare questo ostacolo è indispensabile.
La cultura musicale e gli stili di vita cambieranno con i tempi, ma sviluppando prodotti che si adattino a queste nuove culture e stili di vita, ci renderemo conto che tutti possono divertirsi a suonare strumenti musicali.
Con un occhio al futuro, anche la sostenibilità gioca un ruolo importante. Qui Casio si è posta degli obiettivi. È sulla strada giusta per raggiungerli?
Poiché non abbiamo uno strumento acustico, utilizziamo i nostri punti di forza nella tecnologia digitale e nella tecnologia di montaggio ad alta densità, forniamo vari tipi di pianoforti digitali e tastiere digitali per principianti ma anche musicisti altamente qualificati.
Continueremo a contribuire all’entusiasmo del mercato degli strumenti musicali creando strumenti elettronici che solo Casio può produrre.
Quali esperienze o ricordi associa personalmente agli strumenti di Casio?
Quando ero studente, un chitarrista della mia band aveva una mini tastiera di Casiotone per l’accordatura. Questo è stato il mio primo incontro con uno strumento musicale di Casio. Pensavo che Casiotone fosse molto comodo perché aveva varie tonalità, e mi ha sorpreso il fatto che avessero inserito ritmi e schemi di accompagnamento incorporati, così l’ho comprata io stesso. In seguito, credo di essere entrato a far parte di Casio perché ero attratto dall’interfaccia utente del sintetizzatore CZ e dal suono denso e caldo che amavo.
Collegati ora al sito uffficiale Casio Music 40° Anniversario.
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