Ho messo le mani (e le dita!) sui tasti del nuovo pianoforte Yamaha YDP-144, riporto le mie impressioni su questo evoluto digital piano.
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I pianoforti digitali con mobile sono una categoria di strumenti che spesso passa un po’ inosservata, principalmente perché non possono avere la stessa esposizione mediatica ad esempio degli stage pianos o delle workstation, visibili su tutti i palchi dei grandi eventi.
Eppure si tratta di un mercato caratterizzato da una costante innovazione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello del design; tuttavia i marchi che si cimentano in questo campo sono una minoranza, e tra questi chi ha l’offerta più ampia di prodotti è di certo Yamaha.
Il colosso giapponese offre strumenti per tutte le esigenze, ma una linea molto apprezzata è la serie Arius: il modello YDP-144 che ho avuto in prova ne è un esempio evidente. Scopriamone insieme le caratteristiche.
Il primo impatto è ovviamente visivo: siamo di fronte ad uno strumento dal design curato, tendente al minimale, adatto ad essere collocato in un ambiente moderno e sobrio, in una abitazione come in un ambiente didattico (scuola) o lavorativo (studio, sala prove); è disponibile in tre colorazioni, ovvero palissandro, nero e bianco.
Scorrendo il coperchio accediamo ai comandi disposti ai lati della tastiera, pochi secondi e stiamo già suonando. La meccanica è piacevole, abbastanza sostenuta ma controllabile, e dopo pochi minuti di “training” si è già a proprio agio, riuscendo senza particolare sforzo a sfruttare tutta la gamma dinamica offerta dallo strumento, dal pianissimo al fortissimo.
Inoltre la risposta dinamica è regolabile su tre livelli, da Soft a Hard, oltre all’impostazione Fixed.
La finitura in ebano sintetico di cui sono dotati i tasti neri di questa Graded Hammer Standard contribuiscono ad offrire una sensazione di familiarità con lo strumento, riproducendo il feedback tattile di un piano a coda di alto livello.
Il timbro di pianoforte è l’ormai conosciuto CFX, presente in molti modelli Yamaha e molto apprezzato per il suo carattere potente ma versatile e bilanciato su tutte le frequenze.
Declinato in tre varianti preimpostate, consente di ottenere sonorità più ovattate o più brillanti dallo stesso set di campioni, risultando efficace in contesti musicali anche molto diversi tra loro.
La funzione Damper Resonance conferisce un ulteriore tocco di realismo all’esecuzione, e grazie alle ben 192 note di polifonia offerte dal generatore possiamo star certi che pur insistendo con ribattuti a pedale abbassato non avremo mai fenomeni di “note stealing”.
Anche la catena effetti dà il proprio contributo, con quattro differenti riverberi e due nuove funzionalità: l’Intelligent Acoustic Control (IAC) si occupa di uniformare la risposta in frequenza dello strumento in base al volume a cui si vuole suonare, permettendo così di avere una grande resa sonora anche quando non è possibile utilizzare alti volumi; lo Stereophonic Optimizer, invece, opera un trattamento sull’uscita cuffie, permettendo all’esecutore di godere della stessa qualità sonora fornita dagli speaker di bordo.
A parte il timbro di pianoforte, sono presenti altri 7 timbri aggiuntivi. I piani elettrici suonano bene, sono vari nell’assortimento, e rispondono molto bene sotto le dita. Purtroppo manca un timbro di Wurlitzer all’appello; il resto dei suoni (archi, clavicembalo, organo) sono semplicemente di contorno, del resto uno strumento come questo Arius non nasce certo come tastiera tuttofare, bensì è del tutto orientato sulla resa dei timbri pianistici.
La selezione dei vari timbri non è immediatamente intuitiva, i pulsanti ai lati dello strumento vanno studiati un momento per capirne tutte le funzionalità, ma tutto sommato nulla di impossibile, e comunque il manuale è sempre a disposizione.
L’amplificazione di bordo è composta da due speaker da 8W ciascuno, un numero che potrebbe non far girare la testa. All’atto pratico, però, il rendimento sonoro è di tutto rispetto, e per gli ambienti per cui è stato progettato questo strumento si rivela perfettamente adeguato, regalando al musicista e al suo pubblico un suono potente ma definito, e mai invadente.
Una delle caratteristiche più innovative degli strumenti usciti in questi ultimi anni è la capacità di connettersi con il mondo esterno.
Yamaha ha sviluppato una app per iPad, denominata Smart Pianist, che consente di avere diverse funzionalità aggiuntive sullo strumento. Collegando il nostro iPad via USB al pianoforte è possibile infatti accedere direttamente dallo schermo alle impostazioni dettagliate del generatore sonoro del nostro Arius, potendo così regolarne le impostazioni in modo molto semplice e rapido; la selezione dei suoni, la loro eventuale sovrapposizione, la regolazione delle funzionalità dei pedali, dell’accordatura, della resa acustica sono così a portata di dito.
Smart Pianist è inoltre in grado di analizzare i brani presenti nel nostro dispositivo, ed estrarne la griglia di accordi, permettendoci subito di suonare sopra i nostri pezzi preferiti ed impararli così più velocemente.
Moderno, elegante, sobrio, tecnologico, accattivante: è questa secondo Yamaha la ricetta per un buon pianoforte digitale ad uso domestico, e questo Arius YDP-144 ne rappresenta un ottimo esempio.
Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale Yamaha.
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