Legate a nomi importanti della musica quali Herbie Hancock o Chick Corea, le Keytar di Yamaha hanno fatto la storia della musica, soprattuttto negli anni ’80: ecco il nuovo modello SHS-500.
Una via di mezzo tra una chitarra e un piano digitale, o meglio, la comodità di portare uno strumento a tasti bianchi e neri esattamente come una 6 corde a tracolla.
Vuoi per comfort, vuoi per l’effetto scenico, sin dalla sua invenziona la Keytar ha incuriosito moltissimi musicisti, dai generi pop più commerciali dell’epoca a vere e proprie star anche tra i più grandi nomi del jazz e della fusion.
Tornando sui sovracitati, basta far capolino nelle produzioni della Chick Corea Elektric Band oppure dare un ascolto a brani come “Chamaleon” di Hancock per farsi un’idea delle potenzialità, in particolare in ambito live, dello strumento.
Diamo quindi oggi un’occhiata approfondita alla nuova SHS-500, grazie all’aiuto del sempre preparatissimo Luciano Zanoni, che oltretutto per l’occasione ha portato accanto a sé anche un vecchio modello della stessa Keytar (SHS-10).
Chiaramente lo strumento rappresenta un’evoluzione del concept iniziale, aggiornato ai tempi moderni sia nella tavolozza sonora – sempre comunque orientata a un certo stile sicuramente impresso nel DNA di questo tipo di strumento – che nelle funzionalità a nostra disposizione; inoltre, la connettività presenta sia il classico MIDI che la presa USB per il computer.
Una delle funzioni più interessanti di questa SHS-500 è sicuramente la funzione JAM, con la quale tutte le note che vengono suonate rientrano automaticamente nella giusta tonalità e scala rispetto all’accordo della base via MIDI.
Questo è utile per chi si sta approcciando alla musica, soprattutto in giovanissima età, mentre per i più “smaliziati” sono molte le potenzialità da strumento “reale” a portata di mano, fino ad arrivare a soddisfare anche i più virtuosi.
Ma su questo e molto altro lasciamo la parola direttamente a Zanoni.
Per tutte le info dettagliate consultate il sito ufficiale dello strumento.
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