Non è un mistero che oramai la tecnologia digitale applicata ai pianoforti abbia fatto passi avanti di enorme portata e uno dei nomi in cima alla lista dei “top level” del settore è sicuramente quello della serie Clavinova di Yamaha.
Da anni riferimenti assoluti, i pianoforti Clavinova offrono il meglio dei due mondi, cioé un feeling da pianoforte acustico, grazie al design e alla meccanica evoluta, e un vasto panorama di suoni che arrivano da campionamenti meticolosi sviluppati in collaborazione con brand storici del mondo dei tasti bianchi e neri come Bösendorfer.
A questo si unisce, oltre che a vaste possibilità offerte dal mondo dei dispositivi mobile e delle app, anche un sistema di amplificazione di assoluto pregio ed efficacia, che fa addirittura uso dell’audio binaurale per ricreare intorno al pianista un’esperienza di ascolto a 360°.
Per farvi immergere nell’universo Clavinova e in quello del modello CLP-745, non c’era migliore occasione che coinvolgere uno dei più grandi professionisti dei tasti bianchi e neri, Seby Burgio.
CLP-745, creatività infinita sotto le dita
Quello che riesce a fare a livello sonoro questo pianoforte lo sentirete più che bene nell’approfondito video test che potrete anche visionare in qualità 4K per un’esperienza ad altissima definizione.
La prima cosa che bisogna sottolineare in questo strumento è prima di tutto l’aspetto meccanico. Difatti, è dotato di tastiera GrandTouch-S con tasti in legno, una meccanica che assicura al pianista una risposta molto fedele a quella di un piano acustico, con ottime doti dinamiche e la capacità di sottolineare ogni più minuta sfumatura del tocco.
Sembrano parole di circostanza, ma bisogna dire che il video e il suonato di Burgio parlano abbastanza chiaro in proposito, su qualsiasi genere e tipologia di playing affrontato, dal tocco più ritmato e deciso a quello più dolce e leggero, da un pianista rock passando per un jazzista, per un r&b à la Stevie Wonder fino all’estrema pacatezza di un Debussy.
La sensibilità è garantita dal sistema Grand Expression Modeling, con il quale si ricrea esattamente l’interazione e l’interplay tra i martelletti, gli smorzatori e le corde all’interno di un pianoforte a coda, che rispondono alle sottili sfumature del tocco del pianista.
In più, le tastiere Clavinova sono dotate di un meccanismo di scappamento (dei martelletti dalle corde appena colpite) esattamente come nei migliori pianoforti a coda, così da evitare vibrazioni indesiderate.
Il classico “click” che si può avvertire anche sui piani acustici quando si tocca lievemente il tasto è ricreato anche sul CLP-745, inoltre la tastiera è regolata per fornire una frizione ulteriore, che bilanci il ribattuto del tasto e risponda senza influenzare la performance.
Proprio come per le tastiere dei un pianoforte a coda, il legno massello viene intagliato scegliendo le parti migliori di legname ben stagionato, in modo da impedire qualsiasi deformazione dei tasti nel tempo, cosa che potrebbe accadere nel caso di scelte più economiche come il laminato.
Non ci sono, insomma, scelte che non vadano verso l’alta qualità, il che è riflesso anche dal mobile dello strumento in ogni sua parte.
Persino la posizione del pianista è stata meticolosamente progettata, in modo che nessun elemento di disturbo si ponga nel suo campo visivo.
Qualità del suono senza compromessi
La qualità del suono è un campo in cui Yamaha è leader da decenni, in campo di strumenti musicali ma anche ad esempio in campo Hi Fi.
Nel caso dei campionamenti, il CLP-745 sfrutta tutte le ultime evoluzioni dei progettisti della casa madre, andando a ricreare prima di tutto due sonorità molto conosciute e apprezzate dai pianisti, quella dei pianoforti Yamaha CFX e quella del mitico Bösendorfer Imperial, lo strumento di punta dello storico marchio viennese.
La Virtual Resonance Modeling è una tecnologia creata appositamente a imitazione della tipica risonanza per simpatia che avviene all’interno di uno strumento acustico a corde, in special modo un piano gran coda.
I complessi suoni simpatici si manifestano quando le vibrazioni delle corde sono propagate alla tavola armonica e ad altre corde, corrispondenti al tempo e all’intensità del modo di suonare i tasti e il pedale. Tutti i pianoforti della serie CLP-700 replicano persino i suoni che gli smorzatori emettono quando si sollevano dalle corde, oltre alla risonanza della scala duplex, delle corde, della tavola armonica e del mobile.
La VRM ci permette di editare il campionamento dei due pianoforti per ottenere una timbrica esattamente corripondente ai nostri gusti, nonché una serie di funzionalità come il riverbero. Persino il rumore dei pedali è regolabile, per una maggiore aderenza alla realtà!
L’esperienza uditiva è poi amplificata dal tipo di campionamento binaurale, utilizzato proprio per Bösendorfer Imperial e per Yamaha CFX.
Questo sistema di ripresa usa microfoni piazzati sulla testa di un manichino nella stessa posizione in cui si trovano le orecchie del pianista, per catturare il suono del pianoforte così come suona davvero.
Questo vuol dire che il pianista avrà la sensazione reale di essere immerso nella reale risonanza di un grande pianoforte, anche quando si indossano le cuffie (anzi, la ripresa binaurale è ancora più evidente in questa modalità, portando a dimenticare di averle indosso).
Non solo suoni di pianoforte
Come avrete già visto e sentito nel video, il CLP-745 ha comunque a bordo una grande varietà di timbriche, da varie tipologie di piano elettrici, agli archi, agli organi, ai bassi elettrici e così via. Una quantità notevole che espande la creatività del compositore e/o arrangiatore, nonché del performer.
Se però in altri strumenti del passato poteva trattarsi di “suoni di serie b” rispetto ai campionamenti principali, nel caso dei Clavinova si può affermare che ogni singola emulazione è davvero affine allo strumento originale, sia come timbro che come feeling sotto le dita.
Il CLP-745, inoltre, è uno dei nuovi pianoforti Yamaha equipaggiati delle timbriche di fortepiano, ossia l’antenato del pianoforte moderno, caratterizzato da suoni più semplici, netti, con un decadimento più veloce, tipici di compositori come Mozart, Beethoven o Chopin.
Potenzialità dell’era moderna
Se da un lato, quindi, abbiamo suoni che arrivano dal passato remoto, ciò non toglie che il CLP-745 sia equipaggiato con quanto di meglio può offrire la tecnologia odierna.
Si può infatti esercitarsi richiamando alcuni tra i metodi didattici più diffusi al mondo (tratti da Hanon, Beyer, Czerny e Burgmüller), si può suonare accompagnati da una band grazie ai 20 pattern ritmici di basso e batteria, e chiaramente il pianoforte è dotato di connessione wireless Bluetooth per unirsi a un device mobile e poter riprodurre musica utilizzando il sistema di amplificazione integrato, oppure suonare insieme ai nostri brani preferiti e/o backing tracks.
Senza contare l’app Smart Pianist, una app per smart device che fornisce una varietà di funzioni musicali.
Il pianoforte è anche in grado di registrare le performance: la funzione di registrazione multitraccia genera dei file in formato MIDI e le sessioni possono essere salvate su una memoria flash USB. Si può registrare a mani separate o sovraincidere parti con suoni differenti fino a 16 tracce e riascoltarle simultaneamente.
Possono essere anche creati dei semplici file audio (non multitraccia) in WAV da memorizzare e riprodurre su un computer, condividere con gli amici o inserire in un CD.
Seby Burgio, orgoglio del piano jazz italiano
Il pianista jazz Seby Burgio è un musicista (classe 1989) dotato di un talento davvero sconfinato.
L’incontro di Burgio con la musica si svolge in tenerissima età, ha infatti soli 4 anni quando inizia a mettere le mani sui primi strumenti. Dalle pentole di casa passa ben presto, grazie ai genitori, a una prima batteria giocattolo.
Ma per fortuna c’è il pianoforte dietro l’angolo e il piccolo Seby ne è immediatamente conquistato, un amore a prima vista e continuato nel tempo attraverso vari tipi di studi uniti a una passione viscerale per il jazz.
È così che arriva ai suoi primi traguardi, vincendo borse di studio, come quella per i seminari estivi della Berklee College of Boston, e premi che lo portano anche a incidere un album per la prestigiosa etichetta italiana Philology Records.
Il disco ha un titolo coraggioso, Giant Steps, e lo incide insieme ad altri due grandi musicisti italiani, Massimo Morriconi, il bassista di Mina, e Massimo Manzi, un nome di grande caratura della batteria jazz italiana.
Fondamentale sarà inoltre il suo incontro con una regina del piano jazz quale Rita Marcotulli.
Per seguire le prodezze di Burgio collegati ora al suo sito ufficiale, vi consigliamo inoltre di mettervi comodi e guardare anche la nostra intervista a Burgio di qualche tempo fa, nonché la sua bellissima perfomance al pianoforte.
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