Mi rifaccio a tutto quanto è stato detto nell’articolo precedente per dare modo ora alla pratica di emergere. Spero giungiate a capire che è necessario che la pratica nasca dal concetto, dalla mente, non dalle dita dove, dico, ogni sensazione (sens-azione, azione dei sensi) si perde, e l’atto, privato di sensi, resta solo azione.
La frase di HoneySuckle Rose rappresenta un punto d’avvio ottimale per studiare e assimilare nel nostro suonato questa tecnica. Essa in primo luogo, come si nota, non si attiene soltanto a un pensiero sospensivo, ma vi si intramezzano note dell’arpeggio. Ciò che otteniamo è un suggerimento importante, l’unione tra più “oggetti” musicali.
Difatto per ogni acquisizione nuova di questi oggetti, che rimando a una vostra indagine il possederne in quantità e individuarne gli essenziali, il nostro compito elaborativo consisterà di fusioni continue, sarà pari al mescolare colori e ottenere gamme disparate. Immaginate che un medesimo oggetto congiunto a un altro suoni ugualmente?
Immaginate che dall’unione di un colore con più colori otterrete colori uguali? Piano piano sperimenterete che da un campionario acquisito, e neppure così sovrabbondante, otterrete gli strumenti adatti a esprimere lungamente idee musicali, come colori a gradazioni svariate.
Trattiamo l’elaborazione semplice della sospensione considerando le note della triade o della quadriade in maniera individuale (ciascun esempio verrà prodotto su un Dmin7, ossia su un ii, dedicatevi all’applicazione secondo anche le altre qualità degli accordi, inoltre assumerete una visione chiara del vostro strumento eseguendo in ogni tonalità le pratiche qui descritte).
Una premessa prima degli esempi: colui che si sentirà in difficoltà con questi dovrà questo limite alla sconoscenza delle note dell’accordo, triade e quadriade, inviterei quindi a essere pienamente coscienti di queste, a essere chiari che è dall’uso di queste note che sorge tutto.
La sospensione può avere direzioni differenziate, cioè può salire verso la nota di destinazione o scendervi.
Prima di raggiungere il punto d’incrocio tra oggetti differenti, reputo opportuno concentrare l’idea della sospensione e generare, con questo poco, vari sviluppi musicali. Poiché è così che si dovrà procedere in ogni caso, ossia attraverso un esame lento e meditato di ogni oggetto che incontreremo nel cammino.
Esso va veduto da angolature sempre nuove, va smontato e rimontato con stupore di potervi trovare soluzioni rinnovate.
Per esempio, mi torna alla mente quando, acquisito l’oggetto arpeggio, cominciai a spostarlo tra gli accenti della misura, in virtù di un espediente così semplice, lo feci rivivere dopo un abuso sugli accenti forti.
Poi ancora destrutturando la sua conformazione, quindi sviluppandolo ad intervalli larghi, mi tornò nuovo. Da allora non ho più smesso di trasformare la regola.
Insomma, non accontentarsi mai di quel che si ha nella sua forma acquisita, ma rivisitarlo con la fantasia produttiva. In queste poche parole ritengo risiedere il percorso verso la personalità musicale, che è nostro dovere di musicisti prima o dopo determinare, ma che reputo debba crescere dentro una grammatica certa.
La posizione della musica è uguale a quella di una lingua, con una propria grammatica essa pone una base di regole, soltanto l’espressione concettuale resta libera.
Se dovessimo immaginare un sistema senza regole, non staremmo pensando a un sistema, ma a una materia informe, per dire come ogni universo, che sia musicale,o sociale,o idiomatico,o umano e giù con ogni altro sistema, bisogna che possieda delle regole base per esserci. Nulla si dà senza regola.
Ecco, ad esempio, un modo per ragionare diversamente con la sospensione. Bill Evans la elabora a intervalli larghi in questo esempio nella sola direzione discendente.
Adesso avvicineremo una tra le elaborazioni più note nell’ambito jazzistico, la quale si fonda su una sospensione doppia delle note della triade di un accordo, discendendo e salendo sulla nota.
Ascoltatela al minuto 2:29:
I miei corsi di tecniche d’improvvisazione e analisi di trascrizione per tutti gli strumenti si effettuano presso il Centro di formazione artistica Ottava a Roma.
Cover photo by Fauban – CC BY-SA 3.0
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