Oggi cantiamo “Move Over” una delle canzoni più difficile del repertorio dell’indimenticabile Janis Joplin, una delle voci più straordinarie del rock e simbolo della musica degli anni ’60.
Ovviamente la sfida non è facile ed è bene chiarire, visti alcuni commenti a seguito dello scorso video sul brano di Johnny Cash, che l’obiettivo qui non è l’emulazione, ma didattico: per cui dobbiamo fare in modo che il nostro modo di cantare abbia le giuste basi per affrontare un brano del genere, senza esagerare e senza farci male con esecuzioni maldestre.
Un esempio? Come si dice nel video non usare sbadatamente solo la voce di testa sulle note più alte, perché siamo completamente fuori stile. E così via, sono molti gli aspetti di cui tener conto.
Il brano “Move Over” è contenuto nell’album Pearl del 1971, quarto e ultimo lavoro della Joplin purtroppo pubblicato 3 mesi dopo la morte dell’artista. Ed è proprio questa canzone che apre quel magnifico album, in cui troviamo tanti altri classici come l’interpretazione di “Me & Bobby McGee” o quella stupenda “Mercedes Benz” cantata a cappella, da brividi.
Scaldate la voce e cercate di seguire la lezione in cui l’allieva Nicolclara Ioele viene guidata passo passo. Ricordatevi che è una lezione e non una performance, le allieve non hanno preparato il brano in precedenza e quindi è concesso sbagliare e non essere ancora al 100%.
Ivan Omiciuolo, trainer di Shure e Prase Media Technologies, ci dice ora qualcosa in più a proposito del microfono che è stato scelto per il brano e la voce di Claudia, uno Shure SM86.
- Tipo di trasduttore: condensatore
- Figura polare: cardioide
- Risposta in frequenza: 50 Hz – 18 kHz
La risposta in frequenza leggermente decrescente sulla basse frequenze limita l’effetto di prossimità e il conseguente rinforzo di bassi nell’avvicinarsi al microfono. I microfoni a condensatore hanno una migliore capacità di riprodurre i suoni con molto attacco, in questo brano Nicole ci aiuta ad evidenziare questa caratteristica
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