Oggi parliamo di un tema tanto ostico quanto importante per ogni cantante che voglia imparare ad improvvisare: lo studio dei cambi di accordo. Per chi canta l’intelaiatura armonica del brano che sta eseguendo deve essere chiara soprattutto nelle orecchie poiché la voce è guidata da esse nel suo lavoro. Questo in realtà è vero per tutti i musicisti, ma nel canto è basilare.
Il processo di studio di un brano quindi passa necessariamente dall’allenamento dell’orecchio (ear training), in modo tale che si abbiano gradualmente sempre più riferimenti per il riconoscimento dell’armonia e la conseguente intonazione. Tale processo si compone di diverse fasi, che oggi esponiamo sinteticamente:
1) Imparare bene la melodia del brano che decidiamo di studiare
La melodia resta la colonna attorno alla quale l’improvvisazione si muove ed è “un porto sicuro in cui rientrare” quando non si hanno idee o non si ha chiara l’armonia.
2) Saper riconoscere ed intonare le Fondamentali di un accordo.
Questo è lo step forse più importante. Ogni cantante sa bene che in un ensemble la cosa più importante a cui prestare attenzione per avere riferimenti armonici è la sezione ritmica, in particolare il basso, poiché a questo strumento è affidata l’esecuzione di linee di accompagnamento che toccano note appartenenti agli accordi e note di passaggio o di approccio ad esse (il walking bass). Gli accordi sono una combinazione di tre o più suoni contemporanei (triadi, quadriadi…).
La “Fondamentale” è la prima nota di ogni accordo e dà il nome all’accordo stesso. Quando l’accordo è nel suo “Stato fondamentale” o root position questa nota è posta al basso ed è la voce più grave dell’accordo.
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Prendiamo quindi una semplice sequenza di accordi nella tonalità di Fa maggiore. Provate a cantare le note a tempo.
Consiglio: praticate bene questo tipo di esercizio su diverse progressioni e con metronomo crescente prima di andare avanti con gli steps successivi. Una volta consolidato il riconoscimento delle fondamentali degli accordi, potete anche iniziare ad inserire delle piccole figurazioni ritmiche per muovere un po’ la linea melodica, es:
3) Aggiungiamo la terza dell’accordo
Alla nostra progressione del punto 1 aggiungiamo anche la terza dei rispettivi accordi.
4) Uniamo con note di passaggio
5) Cantiamo gli arpeggi degli accordi
6) creiamoci delle “linee guida”
Le “Linee guida” costituiscono un elemento molto importante per un improvvisatore vocale. Una linea guida di un brano è una melodia formata dalle terze e dalle settime degli accordi (chiamate infatti note guida, poiché definiscono la specie dell’accordo in cui sono contenute).
La linea guida diventa quindi un riferimento importante per un cantante che voglia improvvisare, garantendogli di essere chiaro armonicamente nel suo assolo. Costruiamo quindi una linea guida sulla nostra sequenza di accordi, che in questo caso parte dalla settima dell’accordo di FaMaj7.
Esercizio: Scrivi una linea guida che parta dalla terza dell’accordo di Fmaj7.
Una volta costruito lo scheletro armonico, possiamo anche arricchirlo un po’ inserendo delle note di collegamento via via sempre più elaborate, creando delle melodie costruite intorno alla linea guida.
Consiglio: Per verificare che il lavoro sulle note guida sia consolidato, una volta praticati tutti gli esercizi con l’accompagnamento, prova ad improvvisare senza, in voce sola.
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